Recent reviews by [MiTC]Saetta

Questa è una recensione provvisoria: finora, seguendo l’ordine cronologico, ho provato circa un quarto dei giochi proposti da UFO 50. Mi sono dato come obiettivo di portare a termine un gioco su cinque, per poi attivare il successivo.

Solitamente collezioni così vaste soffrono qualitativamente nei singoli giochi, in questo caso la passione e il tempo impiegato hanno generato un prodotto eccellente, capace di proporre contenuti originali così come rivisitazioni evolutive di alcuni grandi classici del passato.

Voto: 4.5/5

Mi dispiace valutare Jusant negativamente perché ha delle belle idee implementate anche bene, ma non riesco ad ignorarne i difetti, che sono particolarmente evidenti: è molto breve, è molto facile, e costa il triplo di quello che dovrebbe.

Voto: 3/5

Escape room surreale che affronta temi artistici, psicologici e sociali, in cui l’obiettivo è risolvere enigmi per ricostruire gli eventi accaduti e svelare i segreti che si celano dietro all’Hotel Letztes Jahr e l'invito del misterioso Renzo Nero.

L’organicità degli ambienti e la quantità di rompicapi da affrontare rendono l’esperienza estremamente scorrevole, dando quasi fino alla fine alternative di fronte alle situazioni più difficili da risolvere. La maggior parte degli indovinelli proposti riguardano i numeri, a volte con calcoli o combinazioni, a volte con giochi di percezione sensoriale.

Simogo si conferma sviluppatore di gran talento.
Voto: 4.5/5

Tutto il mio sostegno agli sviluppatori di un prodotto, apprezzato dalla critica e dai giocatori, che per il suo seguito hanno il coraggio di proporre altro dal "more of the same".

Voto (provvisorio): 4.5

Un’avventura eccellente la cui trama si struttura egregiamente intorno alla capacità dei videogiochi di far vivere un’esperienza in prima persona.

Voto: 4.5/5

Sconsigliato esclusivamente in base al prezzo, quasi trenta Euro per sei ore di gioco sono decisamente troppi. Ne vale la pena sotto i dieci, anche perché dopo quattro anni il gioco presenta ancora alcuni bug (come il reset continuo delle impostazioni grafiche) e qualche crash.

I punti forti si trovano nella storia e nella regia, un misto tra Kubrick e produzioni stile "Event Horizon". Vi piacerà se amate quel tipo di ritmo e di contesto. Il gameplay è abbastanza ridotto all'osso. Risulta interessante il paradosso di trovarsi nei panni di un'IA mentre i personaggi umani sono NPC. È un concetto che meriterebbe di essere approfondito, anche in relazione alla libertà di scegliere come comportarsi spingendo la storia in direzioni diverse, che in questo caso è una possibilità assente nel gioco.

Mi sto interrogando sul significato di Observation, ho trovato alcune ipotesi dedotte letteralmente dall'ambito fantascientifico, credo esista invece un piano interpretativo metaforico riguardante le gravidanze indesiderate/improvvise. L'immagine di copertina del gioco secondo me è indicativa.

Voto 3.5/5

Esperienza straniante. Grazie ad comparto tecnico eccezionale e ad una colonna sonora degna dei migliori trip anni '70, Sayonara Wild Hearts riesce con grande stile ad immergere nella sua atmosfera psichedelica. Il gameplay è di alto livello: varietà, ritmo e sfida (soprattutto gli indovinelli/achievements) sono calibrati alla perfezione.

In alcuni frangenti riesce ad emozionare al pari di Journey. Dolce come un bacio.

Voto: 4.5/5

È riuscito più volte a farmi venire i brividi.
Horror breve, efficace e intelligente.

Il rapporto costo/tempo mi spinge a consigliarlo in sconto.

Voto: 4/5

Il fulcro del gioco consiste in una serie di attività che ruotano attorno alla gestione di un ristorante sulla spiaggia. L’insieme dell’esperienza è suddivisa in molteplici attività, tra le quali pescare, coltivare e cucinare: nella loro semplicità sono ben congeniate e integrate, non c’è però molto spazio per l’approfondimento e la sensazione è di passare da un minigioco, pur ben strutturato e di ottima fattura, all’altro.

Il tutto a volte sembra una grande metafora del self-made man e del capitalismo, e personalmente non apprezzo queste filosofie quando vengono estremizzate; in questo caso non mi ha dato molto fastidio, probabilmente per la qualità della narrazione dell’impresa, con personaggi carismatici, scontri ed esplorazioni intriganti e scenette esilaranti.

Voto: 4/5

Estremamente spettacolare, eccessivamente verboso, particolarmente filosofico e scarsamente innovativo.

Lo sforzo produttivo si vede e si sente un po’ dappertutto e il gioco nel suo insieme riesce ad offrire decine di ore di sano intrattenimento. Ci sono alcuni momenti da orgasmo videoludico, come ad esempio il tributo a Ghost in the Shell. Da elogiare la qualità complessiva della storia principale, delle quest secondarie principali e del doppiaggio in italiano.

Non voglio entrare in argomento di release anticipate rispetto allo stato del prodotto, però presenta ancora alcuni problemi, tra cui un’ottimizzazione scadente di Dogtown.

Dal mio punto di vista il suo difetto principale è la crescita del personaggio, calibrata veramente male. Ho giocato al massimo livello di difficoltà senza troppi problemi. A tre quarti dell'avventura principale mi sono ritrovato con la configurazione quasi definitiva di armi e impianti, e con più di dieci punti abilità da collocare senza sentire la necessità di migliorare le mie prestazioni. Phantom Liberty migliora leggermente, ma non tanto da rappresentare una vera sfida.

Voto: 4/5