Sono da sempre un appassionato di gestionali. Negli ultimi anni ho però deciso di investire meno tempo nei giochi che richiedono giornate per terminare singole partite e sono stato alla larga dalle novità del genere. Eccezioni eccellenti: Frostpunk e Anno 1800.

Against the Storm ha colpito a ciel sereno. Attirato dal feedback estremamente positivo dei giocatori e dall’idea di singole partite più corte rispetto alla media, dotate però di una sorta di progressione persistente, ho poi scoperto che oltre a questi aspetti ne possiede tanti altri degni di nota, anche più interessanti.

Il punto forte, che non ricordo di aver mai visto implementato in questo modo in nessun altro gioco, è l’estrema versatilità delle catene produttive, delle modalità di risoluzione degli eventi e delle combinazioni di bonus/malus. Quasi tutto ciò che è possibile produrre può essere fabbricato utilizzando materiali o edifici diversi, diversificando le situazioni e stimolando il problem solving. Alcune richieste da soddisfare per guadagnare reputazione e per risolvere eventi a volte sembrano irraggiungibili ma in realtà non lo sono mai, inoltre c’è sempre la possibilità di decidere tra due combinazioni di risorse (con esiti differenti). La parola adattarsi riassume molto bene il nocciolo del gioco, anche per quel che riguarda i biomi in cui si costruisce la cittadina, le risorse presenti, le specie degli abitanti e gli edifici che capitano o si scelgono.

Le caratteristiche “rogue” del gioco non hanno un impatto così determinante come in altri titoli, l’estrema duttilità delle risorse e degli strumenti presenti, unite alla voglia del giocatore di immaginare soluzioni alternative, riescono a mitigare anche quelle partite in cui non arrivano gli edifici o i bonus che si vorrebbero.

La cura con cui il team di sviluppo ha coinvolto e seguito la comunità del gioco è notevole, i loro comunicati e aggiornamenti sono ottimi e durante l’accesso anticipato c’è proprio stato un filo diretto tra i suggerimenti e le critiche dei giocatori e le modifiche apportate. Approccio che mi sembra sia rimasto identico dopo il lancio della versione 1.0.

Unica pecca a mio avviso è che attualmente mi sembra mancare ancora qualcosa che chiuda con soddisfazione l’arco narrativo proposto.

Against the Storm è un ottimo gioco, capace di impegnare e di essere continuamente stimolante, e che globalmente ha ampie possibilità di evolversi ulteriormente.

Voto: 4.5/5