Starfield è un bel gioco, riesce ad appassionare e a generare interesse continuo grazie alle sue storie. Le missioni sono ben articolate, diversificate e dinamiche. Le ambientazioni delle città principali sono molto diverse, aumentando così la varietà contestuale e visiva di tutto quello che ci circonda. Che sia la trama principale o un delle tantissime sotto-trame, Bethesda è riuscita a dare vita ad un universo che ha tanto da raccontare e questo tiene viva nel giocatore la curiosità. Peccato per l'estrema macchinosità della personalizzazione: che sia un avamposto, l'astronave o semplicemente l'arredo della propria casa, passeranno ore prima di capire bene come funziona il tutto. Starfield soffre delle stesse meccaniche ostiche dei titoli famosi Bethesda e il rammarico aumenta pensando che sono vecchia di un decennio. Manca un tutorial fatto bene, sono rari i messaggi che spiegano cosa fare e quelli che ci sono dicono troppo poco e troppo male. Sicuramente il lato che meno ho gradito è il non poter fare quello che Bethesda ha saputo fare meglio con il suo Fallout e cioè rendere l'esplorazione la parte migliore dei suoi tutoli. In Starfield non ci sarà nessun pipboy a farci da aiutante e compagnia, nessuna ansia o voglia di scoprire un punto della mappa lontano, alla ricerca di chissà quale storia... In Starfield l'astronave è relegata ad orbitare intorno ai pianeti e ci illude potendo fare combattimenti e abbordaggi, ma oltre queste cose è possibile solo atterrare sui pianeti. Tutto il resto è un "viaggio rapido" portando Starfield in quel tedioso loop di "prendi la quest - consegna la questa" andando continuamente avanti e indietro in zone viste e riviste, quando si ha un universo intero intorno. Come primo capitolo è un buon inizio, spero che Bethesda porti avanti anche questo mondo che ha creato, perché promette davvero bene.

Starfield è un bel gioco, riesce ad appassionare e a generare interesse continuo grazie alle sue storie. Le missioni sono ben articolate, diversificate e dinamiche. Le ambientazioni delle città principali sono molto diverse, aumentando così la varietà contestuale e visiva di tutto quello che ci circonda. Che sia la trama principale o un delle tantissime sotto-trame, Bethesda è riuscita a dare vita ad un universo che ha tanto da raccontare e questo tiene viva nel giocatore la curiosità. Peccato per l'estrema macchinosità della personalizzazione: che sia un avamposto, l'astronave o semplicemente l'arredo della propria casa, passeranno ore prima di capire bene come funziona il tutto. Starfield soffre delle stesse meccaniche ostiche dei titoli famosi Bethesda e il rammarico aumenta pensando che sono vecchia di un decennio. Manca un tutorial fatto bene, sono rari i messaggi che spiegano cosa fare e quelli che ci sono dicono troppo poco e troppo male. Sicuramente il lato che meno ho gradito è il non poter fare quello che Bethesda ha saputo fare meglio con il suo Fallout e cioè rendere l'esplorazione la parte migliore dei suoi tutoli. In Starfield non ci sarà nessun pipboy a farci da aiutante e compagnia, nessuna ansia o voglia di scoprire un punto della mappa lontano, alla ricerca di chissà quale storia... In Starfield l'astronave è relegata ad orbitare intorno ai pianeti e ci illude potendo fare combattimenti e abbordaggi, ma oltre queste cose è possibile solo atterrare sui pianeti. Tutto il resto è un "viaggio rapido" portando Starfield in quel tedioso loop di "prendi la quest - consegna la questa" andando continuamente avanti e indietro in zone viste e riviste, quando si ha un universo intero intorno. Come primo capitolo è un buon inizio, spero che Bethesda porti avanti anche questo mondo che ha creato, perché promette davvero bene.