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L'ennesimo pacchetto di cosmetici che dovrebbe essere integrato al gioco di base ed esiste al solo scopo di far lievitare il prezzo. I veri DLC dovrebbero comprendere delle effettive espansioni corpose con nuovi elementi di gioco, per esempio il Quidditch, che non è presente e avrebbero potuto implementare senza troppi sforzi, invece hanno creato un nuovo gioco apposta per fare cassa.

Pro (i punti positivi, per correttezza):

- Grafica e ambientazione: il comparto tecnico è senza dubbio sopra la media. Hogwarts è stata ricreata con cura e l'esplorazione del castello, così come i voli con la scopa, offrono scorci suggestivi e un'immersione iniziale efficace.
- Alcuni personaggi presentano un design ben realizzato.
- Genere e combattimento: l'impostazione RPG si adatta bene al contesto e il sistema di combattimento, pur non essendo particolarmente innovativo (il classico "attacca-schiva-parry"), risulta funzionale. Apprezzo anche il sistema di personalizzazione del vestiario che non influisce sulle statistiche.

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Contro (il cuore della recensione):

- Ottimizzazione e performance: il gioco presenta stuttering e cali di frame rate, un problema documentato anche da altri utenti, indipendentemente dall'hardware. L'assenza dell'FSR 3, implementato da un modder nel giro di una giornata, mi lascia perplesso.
- Nonostante l'ambientazione sia ben realizzata a livello estetico, mancano elementi fondamentali che rendono Hogwarts un luogo speciale. L'assenza dei punti delle case e di vere e proprie lezioni è una grave mancanza. Il fatto che siano state create delle mod per colmare queste lacune è imbarazzante.
- Trama e personaggi deludenti: la trama principale non mi ha coinvolto particolarmente, risultando piuttosto fiacca. I personaggi, incluso il protagonista, mancano di spessore e risultano dimenticabili. Anche i personaggi secondari e gli studenti sono stereotipati e privi di personalità, con dialoghi insipidi e evidentemente "ripuliti" per evitare qualsiasi controversia, a discapito della credibilità.
- Gameplay mediocre: le meccaniche RPG sono state semplificate eccessivamente, probabilmente per rendere il gioco accessibile a un pubblico più ampio. Questa scelta, però, penalizza la profondità del gameplay e la rigiocabilità, limitando la possibilità di sperimentare con le build.
- Doppiaggio e dialoghi: il doppiaggio italiano, pur con doppiatori competenti, presenta evidenti problemi di intonazione, segno di una direzione poco accurata. I dialoghi, inoltre, offrono una falsa sensazione di scelta, con risposte multiple che non hanno alcuna influenza sulla trama, ricordando problematiche già riscontrate in Cyberpunk 2077.
- Interazione limitata con il mondo di gioco: l'interazione con l'ambiente è limitata a poche azioni superficiali, come accarezzare i gatti o bere un sorso di thè. Manca una vera interattività con il mondo circostante e i suoi abitanti, che appaiono spesso come semplici comparse. Anche in questo caso, il paragone con Cyberpunk 2077 è inevitabile.
- Mondo di gioco poco "vivo": nonostante gli sforzi per ricreare Hogwarts fedelmente, il mondo di gioco risulta smorto, popolato da zombie che vagano senza meta. Le interazioni significative si limitano a pochi NPC che forniscono missioni.
- La questione della "diversità": dulcis in fundo, una nota sulla rappresentazione della diversità. Pur non essendo contrario all'inclusione, la presenza di personaggi di diverse etnie e orientamenti sessuali in un contesto storico come l'Inghilterra del 1800 appare anacronistica e forzata, più una mossa di marketing che una scelta narrativa coerente.

"Oxenfree" è un'esperienza di gioco che cattura in modo magistrale un'atmosfera mistica e inquietante, richiamando elementi di "Twin Peaks" e "Stranger Things". I rapporti tra i personaggi sono ben sviluppati, e il sistema di dialogo offre scelte amichevoli, aggressive o neutre. Tuttavia, la rapidità dei dialoghi può rendere le scelte affrettate e occasionalmente frustranti. In definitiva, è una gemma per gli amanti delle avventure narrative con un tocco di mistero e suspense. Da giocare di notte.

Voto: 7.5/10

Molto carino. Palesemente ispirato al celebre Submachine, giochino flash dei primi del 2000.

Utilizzo RetroArch da diversi anni ed è una grande delusione venire a sapere che per il comportamento scorretto degli sviluppatori diversi emulatori inclusi nel progetto sono "morti".
L'ultimo dei caduti è stato Duckstation, emulatore per PS1 "entrato nella storia" per essere devenuto in un solo anno il migliore della sua categoria. Il programmatore dietro la sua realizzazione, Stenzek (riconosciuto dalla community come uno dei più talentuosi dev di questo ambiente) ha dichiarato che RetroArch rubava intere porzioni di codice senza accreditare nulla all'autore (addirittura i commenti all'interno delle stringhe sono stati copia-incollati senza la premura di cancellarli per nascondere la peggio infamata) trasformando il suo duro lavoro in guadagno per lo stesso RetroArch con un bel quantitativo di donazioni degli utenti esaltati per i """progressi""" del progetto.
Stenzek ha deciso di interrompere lo sviluppo di Duckstation e chissà quando avremo qualcosa di davvero innovativo e funzionale alla pari del suo emulatore.
Non è la prima volta che accade e credo che per dare man forte agli sviluppatori che si fanno il culo per portare il retro gaming ai nostri giorni il minimo che possiamo fare è evitare di supportare progetti meschini come questo portati avanti da persone interessate solo ai soldi che basano il loro guadagno su comportamenti scorretti e truffe.


Ricordate che potete usufruire di qualunque emulatore incluso nel pacchetto di RetroArch scaricandolo singolarmente e spesso si rivela essere anche la soluzione migliore per una questione di stabilità e performance.

Hades è senza dubbio uno dei migliori giochi rogue-like mai creati. Con un gameplay sapientemente studiato che si evolve e si arricchisce man mano che si avanza nella trama, questo titolo si distingue per la sua incredibile profondità e innovazione.
La trama di Hades è un'autentica gioia da scoprire, con una narrazione eccezionale e una miriade di dettagli che catturano l'attenzione del giocatore. Ogni dialogo, ogni interazione e ogni elemento del mondo di gioco sono stati curati con la massima attenzione, creando un'esperienza coinvolgente e appassionante.
Il comparto audio e visivo è semplicemente spettacolare, con una colonna sonora coinvolgente e una direzione artistica che trasmette un notevole senso di stile. Il gioco riesce a bilanciare perfettamente il suo aspetto visivo con il gameplay, creando un'esperienza armoniosa e coinvolgente.
Hades dimostra che il mondo dei giochi indie può produrre veri capolavori, spesso più divertenti e appaganti dei titoli tripla A. È una prova tangibile che il talento e la passione degli sviluppatori possono superare qualsiasi budget.

In sintesi, Hades è un gioiello del mondo dei giochi, un must-have per gli amanti dei rogue-like e una dimostrazione di quanto possa essere appagante esplorare le produzioni indipendenti.

Voto: 9/10.

Top gioco da regalare agli amici per compleanno invece di quelle porcate AAA di Ubisoft ed EA vendute full price.

Storico capolavoro della vita, mo la domanda è: essendo scritto in JavaScript come mai non è compatibile anche con MacOS e Linux?

Vi racconto la storia di sto aborto.
Un team italiano di king indiscussi decide in comune accordo con FX di rimasterizzare il gioco aggiungendo contenuti inediti.
I fan storici come me sbo**avano all'idea.
Dopo mesi di sviluppo diversi bug che affliggevano il gioco originale vengono fixati, vengono aggiunte diverse risoluzioni un pochino più "moderne" e i ragazzi si inventano da zero una nuova civiltà: la grecia.
Un bel lavoraccio considerando che sto gioco è antico come il mondo e programmato in C.
FX all'improvviso "licenzia" il team di sviluppo italiano per motivi che non ci è dato sapere e lo rimpiazza con 4 spagnoli rincoglioniti, così, a cazzo de cane.
Gli sviluppatori italiani decidono comunque di continuare il loro lavoro autonomamente promuovendolo come "Greek Civilization MOD" ma FX fa l'infamata e li blocca per vie legali obbligandoli a cancellare tutto.
Ora: il gioco è uscito nammerda, un vago abbozzo di quello che sarebbe dovuto essere e se vogliamo aggiungerci la proverbiale ciliegina potete tranquillamente trovare su internet il kickstarter dove hanno raggiunto i 63.198€.
TUTTO MOLTO BELLO INSOMMA.

Aggiorno la recensione.

TL;DR
L'unico motivo per cui Halo Infinite ha avuto un minimo di successo è perché Battlefield 2042, CoD Vanguard e Far Cry 6 hanno fatto schifo al ca-zzo, come tutti i giochi AAA dove il 90% è composto da microtransazioni, spacchettamenti, slot machine e bug, e un 10% di gameplay (a volte anche meno), insomma difficile fare peggio.

Il gioco era promettente all'inizio, le meccaniche, lo shooting, il sistema di movimento, sono abbastanza rifinite e funzionano bene, molto meglio di qualunque FPS uscito nel 2021, ma dopo alcuni mesi è chiaro che dopo 7 anni di sviluppo, diversi rinvii e 500 milioni di budget quello che abbiamo ottenuto è un gioco che fatica a stare al passo coi titoli più moderni.
È come se fosse ancora in accesso anticipato e invece è stato rilasciato già da diverso tempo, impossibile capire come abbiano speso tempo a disposizione e budget.
Halo 3, Reach e persino il 4 (che era davvero tremendo) al lancio avevano moooolto più contenuto, tra le tantissime mappe, modalità di gioco e soprattutto la FORGE con cui la community poteva produrre da sola i propri contenuti. Qua non c'è nulla di tutto questo, su per giù 4 mappe e le solite 3 modalità di gioco che alla lunga annoiano, infine perché non nominare il vergognoso sistema di avanzamento del livello che è stato chiamato battle pass, un vero aborto che ha fatto smuovere pesanti critiche a vecchi e nuovi giocatori.